Il totem

Il totem del progetto Muscholar effettua foto dei visitatori (ha un sensore di movimento) e le visualizza in ‘carosello’, inoltre consente la registrazione tramite QR Code se il visitatore non può effettuarla dal proprio smartphone.

Attualmente il totem è installato presso lo SpazioAttivo LazioInnova di Colleferro (limitrofo al Museo delle Telecomunicazioni) perché al museo sono in corso dei lavori di ristrutturazione; appena possibile sarà installata.

La realizzazione di un Totem Low Cost

L’idea di realizzare un totem “ex novo” è nata dalla constatazione degli alti costi di acquisto di totem industriale e dal fatto che, anche comprandone uno già fatto, ci sarebbe stata la necessità di realizzare il software su un prodotto con caratteristiche comunque diverse dalle specifiche di progetto.
L’applicazione è stata dunque ideata come un sistema di Photo Boot che integra la capacità di utilizzare una videocamera a basso costo (la RaspiCam HQ -un dispositivo per le riprese video e fotografiche specifico per RaspBerry) collegato ad un sistema per la condivisione delle immagini con gli altri sistemi dell’architettura.
I primi prototipi erano molto semplici e fatti in maniera assai artigianale ma si sono rivelati fondamentali per sperimentare i diversi componenti.

Il primo prototipo realizzato su una cornice di legno con compensato marino.

Una volta verificata la possibilità di realizzare un prodotto funzionante grazie al primo prototipo ci siamo rivolti allop SpazioAttivo LazioInnova di Colleferro per effettuare una progettazione più professionale.

Foto scattata nel FabLab di Colleferro durante le fasi di stampa Laser dei pannelli del Totem

Il case è stato realizzato con una custodia in plexiglas di colore nero.
Le misure sono 500mm X 700mm realizzata con stampa laser.
Lo spessore è di 5mm per la parte frontale e di 2mm per la parte posteriore.

Il disegno originale del pannello
Lo schema finale

Il totem è stato realizzato in legno, metallo e plexiglass con uno schermo da 7 pollici e 10 pollici (ma può essere anche più grande in una successiva versione), una telecamera, un sensore di prossimità PIR ed un impianto in grado di generare QRCode per attivazione delle visite all’interno del museo.

Il totem è stato realizzato grazie al prezioso supporto del FabLab di LazioInnova di Colleferro che ci ha permesso di realizzare i prototipi utilizzando la stampante laser professionale con la quale abbiamo effettuato i tagli del legno e del plexiglass.
Non tutte le prove realizzate sono andate bene, in particolare il plexiglass si è dimostrato pesante molto fragile. Con il legno l’esperimento è perfettamente riuscito.

Prima della pandemia COVID il totem, alla base del sistema di Entertainment, prevedeva l’utilizzo di un pulsante per attivare lo scatto delle foto all’ingresso.

Sulla base però delle necessità di evitare superfici di contatto (allo scopo di contenere la diffusione del virus) è stato deciso di optare per una soluzione contactless. Questa soluzione si basa sull’aggiunta di un sensore PIR agganciato ad una Raspberry in modo tale da emulare la pressione di un bottone alla rilevazione della presenza di fronte al totem.
Il Sensore riesce a “vedere” un angolo di circa 120 gradi e qualunque movimento di persone (dipende molto da come viene tarato il sensore) fa partire la procedura.

Gli obiettivi da raggiungere

Estrema semplicità architetturale, disponibile in diverse configurazioni in grado di adattarsi ai più diversi contesti.
Possibilità di montare fotocamere di diversa qualità.
Oltre alla RASPICAM HQ, abbiamo potuto verificare che è possibile montare una RASPICAM normale oltre che una intera serie macchine fotografiche professionali o meno tra cui quelle che fanno riferimento alla libreria gphotolib.
Il Totem, anche detto sistema di entertainment, è stato inizialmente progettato per consentire anche a coloro non dotati di uno smartphone (vedi i bambini delle elementari) di effettuare comunque il login e dare l’avvio alla visita.
Le recenti disposizioni in termini di sicurezza ci hanno impedito di usare schermi touch screen (per digitare il nome e/o il codice utente) ed abbiamo dovuto ripiegare sul solo scatto dell’immagine da condividere all’interno del sistema.
E’ stato studiata una modalità alternativa per iniziare la visita mostrando un fogli riportante il qrcode della scuola. Il complesso gioco di luci, la qualità delle telecamere e la necessità di una elaborazione lato server, non propio semplicissima, ci ha obbligato a segnare questa funzionalità sulla roadmap per la fase 2.

Gli obiettivi raggiunti

Il Totem al Castello Colonna di Genazzano

Sono stati realizzati complessivamente tre totem di cui solo due sono stati dichiarati idonei per le presentazioni. Il primo, con schermo da 10 pollici per il museo di Colleferro ed il secondo per le presentazioni commerciali.
Il costo di ogni prototipo non supera i 400 Euro, ben al di sotto di quanto trovato su mercato. La realizzazione complessivamente ha richiesto oltre 250 ore di sviluppo software, 50 ore di progettazione, 2 ore di stampante laser e circa 10 ore di assemblaggio.

Il risultato è soddisfacente sotto molti punti di vista ed ha destato molto interesse ogni qual volta lo abbiamo mostrato durante le fasi di disseminazione.

Qui sotto la foto del sopralluogo al Museo delle Telecomunicazioni di Colleferro per decidere della collocazione del Totem (che, probabilmente, sarà inizialmente collocato presso gli adiacenti Rifugi Antiaerei e successivamente al Museo)

Sopralluogo al Museo Civico delle Telecomunicazioni di Colleferro